Il Ministero della Salute ha trasmesso la Circolare prot.n. 11710 del 12.04.23, avente per oggetto “Aumento dell’incidenza di scarlattina e di infezione invasiva da streptococco di gruppo A“.
Il Documento segnala che “a livello nazionale si sta registrando un aumento dei casi di scarlattina a partire da gennaio 2023, soprattutto nei bambini di età inferiore a 15 anni.
L’aumento osservato può riflettere un inizio anticipato della stagione delle infezioni da GAS [infezioni da Streptococco del Gruppo A], insieme a un aumento della circolazione di virus respiratori e a possibili co-infezioni virali che possono aumentare il rischio di malattia invasiva da GAS“.
Il Documento ricorda che era stato già segnalato un significativo aumento, in particolar modo nella seconda metà del 2022, dei casi di malattia invasiva da streptococco di gruppo A (iGAS) e in alcuni casi anche di scarlattina in Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. La Circolare precisa anche come “l’aumento dei casi di iGAS nei bambini sia anche associato al recente aumento della circolazione di virus respiratori, tra cui l’influenza stagionale e il virus respiratorio sinciziale (RSV), in quanto la coinfezione di tali virus con lo streptococco di gruppo A può aumentare il rischio di malattia invasiva iGAS“.
L’infezione da streptococco di gruppo A (GAS) può generare normalmente forme lievi di malattia come tonsillite, faringite e scarlattina. “Lo streptococco di gruppo A (GAS) è considerato la causa più comune di faringotonsillite batterica nei bambini in età scolare, ma può colpire anche bambini più piccoli“. In generale, comunque, i gruppi di età più colpiti sono i bambini di età inferiore ai 10 anni e le persone di età superiore ai 65 anni.
Alla luce del monitoraggio della situazione, l’ “OMS e l’ECDC, attualmente, stimano come basso il rischio di iGAS per la popolazione generale, considerando che l’attuale aumento dei casi di iGAS segnalati in alcuni paesi europei è moderato, che i casi segnalati non sono causati da un nuovo ceppo e che la malattia è facilmente curabile con antibiotici“.
L’ECDC e l’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa raccomandano ai Paesi una particolare vigilanza in merito all’aumento delle infezioni da GAS e iGAS, nonché alla sensibilizzazione al tema degli operatori sanitari e dei genitori. “Le infezioni iGAS possono presentarsi inizialmente con sintomi aspecifici (febbre, stanchezza generale, perdita di appetito) e i bambini, in particolare, possono avere una rapida progressione verso una forma di malattia grave. Pertanto, i genitori/tutori dovrebbero richiedere una valutazione clinica nel caso il proprio bambino presenti sintomi preoccupanti e non migliori clinicamente“.
Il Documento precisa infine una serie di misure igieniche, da adottare anche in ambito scolastico: “importanti misure di protezione sono un’adeguata igiene delle mani e delle vie respiratorie e un’adeguata areazione degli ambienti interni. Una buona igiene delle mani e l’eliminazione di possibili comportamenti promiscui (ad esempio,
condividere utensili, bicchieri e oggetti personali, ecc.) possono contribuire a controllare la trasmissione dell’infezione.
Le scuole e le altre strutture educative in cui vengono segnalate infezioni da GAS dovrebbero seguire le indicazioni per la pulizia e la disinfezione dei giocattoli e delle superfici toccate di frequente“.