La Regione Emilia Romagna ho pubblicato la delibera regionale relativa ai Centri Estivi 2023.
La Regione Emilia-Romagna, anche in considerazione dei risultati ottenuti dal Progetto conciliazione vita-lavoro realizzato a partire dal 2018 a valere sulle risorse di cui al POR FSE 2014/2020, ha previsto, nel Programma Regionale FSE+ – Priorità 3 Inclusione, un investimento finalizzato a sostenere il più ampio e paritario accesso e la piena fruizione di servizi educativi sostenibili e di qualità, contrastare le povertà educative, rafforzare la piena inclusione di tutte le bambine e i bambini e degli adolescenti, favorire la conciliazione tra vita e lavoro e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
In particolare il PR FSE+ prevede l’impegno a sostenere misure economiche alle famiglie per favorire la partecipazione alle
opportunità educative extrascolastiche quali i centri estivi che rappresentano servizi di qualità rivolti ai bambini e che costituiscono un supporto fondamentale per rendere più solidi i loro percorsi educativi e per contrastare le disuguaglianze
nell’accesso ai servizi con particolare riferimento alle famiglie in stato di maggior difficoltà economica e al fine di contrastare marginalità ed esclusione dal mercato del lavoro delle donne e promuovere la conciliazione vita-lavoro.
Sono destinatari del contributo per la copertura parziale o totale del costo di iscrizione ai Centri estivi i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 3 e i 13 anni (nati dall’01/01/2010 ed entro il 31/12/2020) appartenenti a famiglie con attestazione ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) pari o inferiore a 24.000,00 euro.
Per organizzare come Ente gestore un Centro Estivo occorre essere accreditati o procedere con l’accreditamento presso il proprio Comune. NB: cfr. PUNTO 4 della delibera Requisiti dei soggetti gestori dei Centri estivi e caratteristiche dei servizi.
“ Si precisa che per le istituzioni scolastiche paritarie, tenuto conto che il servizio estivo offerto è assimilato all’attività principale erogata negli stessi spazi e strutture durante l’anno scolastico, non è necessario l’inoltro della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) al Comune sede della struttura contestualmente all’apertura del servizio estivo.“