La Giunta regionale del Piemonte ha approvato la delibera sulla nuova disciplina per la programmazione e la gestione in sicurezza delle attività dei centri estivi.
Le linee guida che disciplinano il funzionamento del servizio sono divise in tre parti: la prima è dedicata alle indicazioni operative, la seconda alle fattorie didattiche, l’ultima agli accordi di gemellaggio che permetteranno all’organizzatore titolare dei singoli centri estivi di avvalersi dei volontari del Servizio civile universale in affiancamento agli educatori e agli operatori.
Destinatari del servizio sono i bambini e i ragazzi fra i 3 e i 17 anni. Per la collocazione nel gruppo, farà fede l’età alla data dell’avvio delle attività.
Per la fascia 0-3 anni tutte le attività educative sono sospese per effetto del Dpcm del 16 maggio scorso. La regione vorrebbe consentire lo svolgimento delle attività in ogni struttura, immobile o area che disponga dei requisiti di agibilità ai sensi del Dpr n.380/2001, la cui sussistenza dovrà essere dichiarata nella Scia secondo un modello che sarà predisposto dagli uffici regionali. La capacità ricettiva, in linea generale, non potrà superare i 100 posti. Ove la struttura consenta la gestione di numeri maggiori, sarà possibile realizzare più moduli da 100. Cosa molto importante è che deve essere sempre possibile identificare una ‘zona filtro’ per operatori e utenti, per il triage e le operazioni di vestizione e svestizione. Per quanto attiene al personale si dovrà prevedere un coordinatore di età non inferiore a 18 anni con esperienza triennale documentata, operatori maggiorenni e personale ausiliario adeguato alle esigenze; in via complementare, potranno essere coinvolti in affiancamento volontari, anche del Servizio civile, e adolescenti di 16-17 anni opportunamente formati.