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Servizi educativi “estivi” età 0-3 anni

― 8 Giugno 2020

Richiesta al Ministro Elena Bonetti servizi educativi “estivi” età 0-3 anni.

Il CTS ha esaminato la richiesta del Ministro Elena Bonetti relativamente alle attività dei servizi educativi “estivi” per l’infanzia rivolti ai bambini di età compresa tra gli zero e i tre anni, da svolgersi presso le strutture autorizzate e/o accreditate per l’educazione dei bambini al di sotto dei 3 anni.

Esaminando i dati italiani, a oggi disponibili, relativamente alla pandemia da SARS-CoV-2 nella popolazione 0-18 anni: 3.836 casi di infezione su un totale di 216.305 casi pari all’1,8% del totale, 511 casi ospedalizzati (13,3%), 18 casi ricoverati in terapia intensiva, 4 decessi (2 mesi, 6 mesi, 5 anni e 6 anni); nella fascia di età 0-1 anno: 193 casi ospedalizzati (36,6%) e 5 casi ricoverati in terapia intensiva, è confermato quanto emerso internazionalmente, ovvero che l’età evolutiva è stata interessata marginalmente dal COVID-19, con forme cliniche meno gravi e con una letalità molto bassa. Non è al momento scientificamente dimostrato se i neonati e i bambini siano meno suscettibili all’infezione e/o siano meno in grado di trasmettere l’infezione da SARS-CoV-2 rispetto agli adulti. E’ verosimile che le misure di contenimento e la mancata frequenza scolastica abbiano tutelato i soggetti in età evolutiva. E’ quindi importante valutare la situazione epidemiologica nel nostro Paese nelle prossime settimane.

Persistendo l’andamento favorevole dell’ultimo periodo, salvo condizioni mutate e sfavorevoli anche tenuto conto delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che prevedono che il rilascio di misure di contenimento sia progressivo e complessivamente valutato dopo almeno 14 giorni prima di ogni ulteriore allentamento, tenuto conto che in data 3 giugno si è proceduto all’ultimo rilascio di misure di contenimento, nel rispetto della tutela della salute dei bambini e degli operatori, si ritiene che successivamente alla valutazione con esito favorevole degli effetti correlati all’allentamento applicato al 3 giugno si potrà procedere alla riattivazione dei servizi educativi “estivi” per l’infanzia rivolti ai bambini di età compresa tra gli zero e i tre anni.

Fatto salvo quanto premesso relativamente alla richiesta specifica di integrare le linee guida allegate al DPCM del 17 maggio (allegato 8) anche per le attività dei servizi educativi “estivi” per l’infanzia rivolti ai bambini di età compresa tra 0 e 3 anni, si ritiene utile rimandare alle indicazioni già fornite da questo Comitato nel contesto del documento conclusivo relativo alle misure di contenimento del contagio da virus SARS-CoV-2 nell’ambito del settore scuola; si ritiene che le misure organizzative, di prevenzione e di protezione dello stesso documento possano fornire indicazioni utili anche al contesto educativo 0-3 anni.

Si riepilogano di seguito a titolo esemplificativo ma non esaustivo i principali elementi da applicare nel contesto di cui trattasi rappresentando che nella fascia di età del presente documento (0-3 anni) possono configurarsi 2 distinti gruppi: i bambini in “culla” e i bambini deambulanti (toddler). Pertanto le indicazioni di seguito dovranno essere contestualizzate in base alla fascia d’età.

 Misure organizzative generali

La precondizione per la presenza presso il servizio educativo “estivo” di bambini e di tutto il personale a vario titolo operante è l’assenza di sintomatologia respiratoria o di temperatura corporea superiore a 37.5°C anche nei tre giorni precedenti; non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni; non essere stati a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni. Pertanto si rimanda alla responsabilità individuale rispetto allo stato di salute proprio o dei minori affidati alla responsabilità genitoriale.

Dovrà essere ridotta al minimo la presenza di genitori o loro delegati nei locali del servizio se non strettamente necessari (es. entrata /uscita) limitando l’accesso alle sole zone dedicate all’accoglienza dei bambini.

Nelle misure organizzative generali del servizio educativo dovrà essere garantito per il personale operante il principio del distanziamento fisico di almeno 1 metro che rappresenta comunque un aspetto di prioritaria importanza seppur con i limiti di applicabilità per le caratteristiche evolutive degli utenti e le metodologie didattiche di un contesto educativo estremamente dinamico.

Nei servizi educativi il distanziamento fisico dovrà richiedere pertanto particolari accorgimenti sia organizzativi che nel comportamento del personale.  In particolare:

  • Numero massimo di bambini ammissibili presso i servizi educativi “estivi”: appare condivisibile il rapporto proposto di un adulto ogni 5 bambini che sia comunque rapportato alla volumetria degli spazi interni ed esterni nel rispetto dei regolamenti vigenti per i servizi educativi 0-3 anni.
  • Assicurare la pulizia assidua delle superfici (vd igiene dell’ambiente).
  • Assicurare il lavaggio frequente delle mani dei bambini quale momento ludico/educativo.
  • Per i bambini NON è previsto l’utilizzo della mascherina, in coerenza con quanto indicato dal DPCM 17 maggio 2020.
  • Per gli educatori, non essendo sempre possibile garantire il distanziamento fisico dal bambino, potrà essere previsto l’utilizzo di ulteriori dispositivi (es. guanti in nitrile e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose) oltre la consueta mascherina chirurgica.
  • Tutto il restante personale che opera a vario titolo presso il servizio educativo, dovrà garantire le norme di distanziamento fisico di almeno 1 metro e l’utilizzo della mascherina chirurgica.
  • Il consumo del pasto – momento di fondamentale importanza sia da un punto di vista educativo che per l’acquisizione di corrette abitudini alimentari – dovrà essere effettuato garantendo tuttavia soluzioni organizzative che assicurino il distanziamento.

Per l’igiene dell’ambiente si rimanda a quanto indicato nell’apposita sezione nel “Documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico” rimarcando che “trattandosi i servizi educativi di una forma di comunità che potrebbe generare focolai epidemici in presenza di un caso, a causa della possibile trasmissione per contatto, la pulizia con detergente neutro di superfici in locali generali, in presenza di una situazione epidemiologica con sostenuta circolazione del virus, andrebbe integrata con la disinfezione attraverso prodotti con azione virucida.  Nella sanificazione si dovrà porre particolare attenzione alle superfici più toccate quali maniglie e barre delle porte, delle finestre, sedie e braccioli, tavoli/banchi/cattedre, interruttori della luce, corrimano, rubinetti dell’acqua, pulsanti dell’ascensore, distributori automatici di cibi e bevande, ecc. Qualora vengano usato prodotti disinfettanti, e qualora la struttura educativa ospiti bambini al di sotto dei 6 anni, si raccomanda di fare seguire alla disinfezione anche la fase di risciacquo soprattutto per gli oggetti, come i giocattoli, che potrebbero essere portati in bocca dai bambini.”

Fonte: Anci Lombardia

 

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