Se [invece] lo scopo dell’educazione è prima di tutto umanizzante e cioè volto lontano dall’altra parte il senso di sé come persona umana e il suo posto della rete sociale nella quale vive, l’azione educativa si svolge attraverso altre piste . Per dirla con Romano Guardini, queste puntano a valorizzare soprattutto l ‘“incontro” tra persone e aperto a ciò che non è ancora, ma può essere: “Se l’uomo resta chiuso in se stesso senza mai correre il rischio di aprirsi alla realtà, diverrà sempre più misero e povero ”. E allora l’esperienza cognitiva da sola non è più sufficiente.
[Giorgio Chiosso, Il Sussidiario – Scuola. Non sarà il digitale a salvarla, ma soft skills e più umanità]