Inail.it, 02.03.23
Una Notizia pubblicata sul portale dell’Inail rende noto che è disponibile online il Dossier 2023 “Donne e sicurezza sul lavoro“.
Vari i capitoli d’interesse anche per il mondo della scuola, in questa edizione preso in considerazione per gli effetti di episodi di cronaca. Nella fattispecie, la News sottolinea che la maggioranza delle aggressioni ai danni delle lavoratrici attive nel campo delle professioni d’aiuto. In particolare, si parla di “aggressioni o violenze, da parte per esempio di pazienti o loro familiari nel caso delle operatrici sanitarie, da studenti e parenti nel caso delle insegnanti, fino alle rapine in banca e negli uffici postali, rappresentano circa il 3% di tutti gli infortuni femminili avvenuti in occasione di lavoro e riconosciuti dall’Inail. Tra queste, oltre il 60% svolge professioni sanitarie e assistenziali. Seguono, a distanza, insegnanti e specialiste dell’educazione e della formazione, impiegate postali, personale di pulizia, addette ai servizi di vigilanza e custodia, alle vendite e alla ristorazione”.
In generale, il Dossier sottolinea un aumento del 25,7% delle denunce di infortunio rilevato tra gennaio e dicembre 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato “è legato soprattutto alle lavoratrici, che registrano un +42,9%, da 200.557 a 286.522 casi“. Ciò è dovuto principalmente agli infortuni da Covid, che hanno coinvolto soprattutto le donne. Infatti, “su 315.055 denunce di infortunio sul lavoro da Sars-CoV-2 pervenute all’Inail dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 31 dicembre, quelle che riguardano le donne sono infatti 215.487“.
Il Documento segnala pure un calo degli infortuni in Itinere, da attribuire al largo utilizzo dello Smart Working nel periodo preso in esame.
Altro campanello di allarme è costituito dalla maggiore incidenza nelle donne di disturbi psichici. “A prevalere sono i disturbi nevrotici, legati a stress lavoro-correlato, ad esempio per mobbing (l’82% per le donne e il 76% per gli uomini), seguiti dai disturbi dell’umore (rispettivamente il 14% e il 20%)“.