Al Direttore Editoriale
Maurizio Molinari
La Repubblica
Abbiamo letto con grande interesse l’articolo di Alessandro de Nicola “La tentazione delle paritarie” pubblicato recentemente sul suo quotidiano.
Riteniamo che per lo sviluppo armonioso della società sia imprescindibile il contributo di una pluralità di soggetti educativi.
Il primo dato indiscutibile è che ci sono centinaia di migliaia di alunni che in questo periodo hanno potuto continuare la scuola attraverso le paritarie, che in tantissimi casi si sono attivate immediatamente con creatività e rinnovata passione educativa.
La nostra realtà associativa è composta in grande maggioranza da Enti costituiti da genitori e docenti che si sono messi insieme, sotto le più varie forme giuridiche (associazioni, fondazioni, cooperative), per rispondere all’esigenza di fare dell’esperienza scolastica un pieno cammino educativo per i giovani.
L’esigenza che i cittadini, le persone hanno (singoli o in gruppi) di rispondere con proprie iniziative ai bisogni essenziali, come quello educativo, è fattore essenziale di creazione di bene comune.
Accanto all’iniziativa statale, in un dialogo virtuoso, anche di stimolo reciproco verso l’innovazione come attenzione a fornire ai giovani le capacità per affrontare la realtà in cui vivono, ciascuna scuola paritaria offre il proprio specifico e unico contributo.
Essendo in rapporto con altre associazioni nazionali di scuole non statali sappiamo che, oltre la Svezia, altri paesi come l’Olanda, la Danimarca, la Finlandia hanno ottimi sistemi scolastici pluralisti. Pur diversi in termini quantitativi, in tali sistemi soggetti privati e lo stato convivono benissimo e con ragguardevoli risultati qualitativi: come risulta da un recente studio sul modello
olandese. (https://www.thedutch-way.com/)
Riteniamo, come l’autore sottolinea nell’articolo, che sia pienamente ragionevole consentire a chi desideri scegliere queste scuole di poterlo fare alle stesse condizioni di quanti scelgono le scuole statali.
Purtroppo nel nostro paese questa posizione trova ancora molti ostacoli.
Vogliamo ringraziare l’autore per averla riproposta in modo così autorevole e lucido.
Cordiali saluti
Stefano Montaccini
Direttivo nazionale della CdO Opere Educative