171 studenti di terza media hanno partecipato al concorso fotografico La vita in uno sguardo, seconda edizione dell’iniziativa di Fondazione Grossman. Un’edizione che ha superato i confini lombardi coinvolgendo 12 scuole secondaria di I grado su tutto il territorio nazionale. Attraverso i loro scatti i ragazzi hanno saputo tradurre in immagine la frase di William Congdon: Come per il nomade, così per l’artista il luogo è dovunque egli si trova al centro dell’universo.
Dopo un’attenta valutazione, il 9 giugno la giuria, presieduta da Giovanni Gazzaneo e composta da un selezionato gruppo di docenti ed esperti, ha decretato i vincitori (al link) :
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2 Aprile 2021/in Dimensione Cultura, La Fondazione, Scuola Secondaria
In seguito al successo della prima edizione dal titolo Straordinario quotidiano, che ha visto la partecipazione di 480 ragazzi appartenenti a 13 scuole lombarde e di cui si è svolta la premiazione pochi mesi fa, la Fondazione Grossman ha deciso di rilanciare l’iniziativa con lo scopo di rafforzare il legame con gli altri istituti e sfidare ancora una volta i nostri studenti a raccontare il cambiamento che stanno vivendo.
Per quest’anno il tema del concorso, dedicato ai ragazzi di terza media, prende ispirazione da questa frase di William Congdon:
“Come per il nomade così per l’artista il luogo è dovunque egli si trova al centro dell’universo”.
La situazione che stiamo vivendo ha cambiato il nostro modo di rapportarci con i luoghi e le persone: abbiamo abitato in maniera nuova spazi che già conoscevamo, guardato con occhi nuovi il volto di chi ci sta accanto.
Il concorso prevede la realizzazione di uno scatto fotografico, che affronti il tema introdotto dalle citazioni dei due autori e racconti l’istante in cui è avvenuto nel partecipante la presa di coscienza di questo cambiamento di sguardo.
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