Tutta la popolazione scolastica dell’Istituto Romano Bruni di Padova, ovvero studenti, docenti e il resto del personale, prendono posizione di fronte agli sviluppi tragici della situazione in Ucraina attraverso un giudizio pubblico che riportiamo per intero qui di seguito. Il contenuto del documento, diffuso anche sui canali web della scuola e utilizzato per la comunicazione con gli utenti della scuola, nasce dal desiderio di sostenere i ragazzi davanti ad un evento così cruento.
LA FOLLIA DELLA GUERRA E LA RAGIONE DELLA PACE
Di fronte alla situazione internazionale di queste ultime ore, di fronte all’inizio della guerra in Ucraina anche noi, studenti, docenti e tutto il personale delle Scuole Romano Bruni, ci sentiamo profondamente turbati e coinvolti.
Sosteniamo che di fronte alla follia della guerra è necessario rispondere con l’uso della ragione, con un chiaro giudizio su ciò che è bene e su ciò che è male. E la guerra è male. La pace è bene.
Andiamo a scuola per imparare ad usare questa ragione e per esercitare questo giudizio.
Tutto ciò che facciamo a scuola, la nostra storia e la nostra tradizione ci mostrano ampiamente cosa è male e cosa è bene e ci invitano continuamente a leggere i fatti e a comprendere gli uomini.
Oltre a questo, vogliamo anche che i rapporti che viviamo a scuola, in famiglia, tra amici siano improntati alla pace, alla concordia. Cerchiamo ogni giorno di essere come comunità scolastica un ambito dove è possibile vivere relazioni pienamente umane tra noi e con gli altri e rispettando con cura le regole civili che aiutano la convivenza nella realtà in cui siamo.
Una famosa frase del sacerdote lombardo Don Luigi Giussani dice che “Le forze che muovono la storia sono le stesse che muovono il cuore dell’uomo”.
Prendiamo quindi consapevolezza e vigore nel muovere ogni mattina il nostro cuore e la nostra ragione perché questo costruisce la pace.
Rilanciamo infine l’appello di Papa Francesco di mercoledì 23 febbraio https://www.avvenire.it/…/udienza-papa-francesco-23-02… alla responsabilità, alla preghiera e al digiuno chiedendo con Lui che la “Regina della Pace preservi il mondo dalla follia della guerra”