Gli studenti delle Scuole Romano Bruni di Padova hanno iniziato il loro anno scolastico in un modo molto particolare: hanno ricevuto il saluto del Prof. Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea, che ha raccontato loro due interessanti storie.
Riportiamo per intero il comunicato della scuola:
Lunedì 12 settembre al liceo Bruni gli studenti hanno iniziato l’anno scolastico in un modo speciale.
Prof. Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea, ha rivolto a tutti il suo saluto e il suo augurio.
Prof. Ghidini aveva conosciuto i nostri studenti nell’incontro dello scorso 28 maggio per la presentazione del suo libro “Homo Caelestis” e ha accettato l’invito dei docenti a collegarsi per il primo giorno di scuola.
Ha raccontato due bellissime storie dell’avventura spaziale che ha portato l’uomo sulla luna e che ora è di stretta attualità per l’avvio della missione Artemide. Da queste due storie ha tratto due suggerimenti per il nuovo anno scolastico. Ci uniamo a lui in queste parole di lancio e di augurio.
La prima storia è quella di “Deke” Slayton, uno dei primi Astronauti della storia americana, i famosi Mercury Seven. A lui i medici diagnosticarono una fibrillazione atriale, un problema al cuore che praticamente lo rendeva non idoneo al volo. Immaginatevi – ha detto prof. Ghidini ai ragazzi – questo è un uomo che ha dedicato tutta l’esistenza a questa passione, al volo da collaudatore prima di tutto e poi da astronauta. Bene lui è stato l’unico dei sette che non ha potuto volare e che cosa ha fatto? perché ve ne parlo? Perché Slayton non si arrese nonostante avesse un problema al di sopra di sé, qualcosa di medico e quindi di non controllabile. Diciamo che non poteva studiare per risolverlo. Decise comunque che quella era la sua passione, che quello era il suo amore e non lo avrebbe mai abbandonato. Quindi ha continuato ad aiutare tutti gli altri astronauti che poi sono andati in volo e addirittura scesi sulla luna. È stato lui che ha scelto Neil Armstrong per scendere sulla luna … ma ha fatto ancora di più: ha cercato di capire come risolvere il problema della fibrillazione atriale. Ha tolto il fumo, ha tolto l’alcool, il caffè, il tè, ha cominciato a fare sport regolarmente e … bene! Dopo 10 anni, pensate 10 anni, è stato considerato idoneo al volo non soltanto militare ma anche al volo nello spazio ed è stato il primo astronauta che ha cominciato la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale. Un giorno venne chiamato in volo dal presidente Ford che gli chiese un messaggio per i giovani che iniziavano la scuola, proprio come voi oggi. E queste furono le parole di Slayton a cui io mi unisco: “Decidete cosa volete fare e non mollate mai finché non lo avete fatto!”
Oltre a questo augurio di non mollare mai aggiungo però una cosa ben precisa – ha continuato Ghidini – vi chiedo di fare ciò che fate con amore. Ha ragione Stendhal quando dice che “l’amore non è cieco, è visionario”. Se voi amate qualcosa l’amore stesso vi proietta, vi fa vedere ciò che avverrà, ciò che sarete.
E qui c’è la seconda storia. Il presidente Kennedy, dopo aver annunciato che in dieci anni si sarebbe andati sulla Luna, iniziò a visitare regolarmente la NASA. Un giorno, mentre visitava la NASA, lasciò tutti quelli che lo accompagnavano, i direttori e le autorità che lo portavano in giro per fargli vedere l’avanzamento dei lavori, e si fermò a chiacchierare con un addetto alle pulizie. E gli chiese: “E lei, che cosa fa qui alla NASA?” E questo addetto alle pulizie lo guardò stupito e gli rispose: “Come? Io lavoro per portare l’uomo sulla Luna”. Lì Kennedy capì che il suo messaggio era arrivato a tutti, e capì che sicuramente sarebbero andati sulla Luna. Perché indipendentemente dal loro ruolo chi lavorava a quel progetto, si era innamorato di quella idea. Ecco dunque il secondo messaggio: il vostro Amore, la vostra passione si vedranno; gli altri la vedranno e diventerà contagiosa. Quindi creerete grande supporto nei vostri confronti.
Ricordatevi anche che non siete soli in questo vostro cammino, siete circondati da chi potrà aiutarvi più di qualunque altro: i vostri professori a cominciare dal preside e dal rettore. Loro sono attorno a voi per aiutare ad assecondarvi in questo amore e per aiutarvi a coronare questo amore.
Infine vi lascio – ha concluso Ghidini – con una fotografia. Questa è un’alba. L’alba per me è sempre stato un momento del giorno che mi ha dato ogni volta un grande ottimismo: il giorno nuovo che comincia! Nuove speranze, nuovi amori, nuove sfide da cominciare. Bene: questa non è un’alba terrestre, questa è l’alba di Marte ripreso dal robot della NASA Curiosity. Il mio augurio è che quello che cominciate qui oggi possa portarvi un giorno davvero a vederla quell’alba da Marte. Possa portarvi anche a fare il bagno sulle lune di Saturno o di Giove. Missione che stiamo realizzando in questo momento.
Ecco: ricordatevi che la felicità non è raggiungere la meta, ma è la sfida, qualcosa di nuovo a cui dedicarsi con amore.
Vi auguro di dedicarvi con amore a quello che state per cominciare qui oggi che è il vostro sogno, la vostra vita!”.
Un ringraziamento speciale per queste parole e buon anno scolastico a tutti!!!
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