COMUNICATO 01 Giugno 2020
In data odierna, CdO Opere educative, insieme ad altre associazioni (AGeSC – AGIDAE – CIOFS Scuola – CNOS Scuola – FAES – FIDAE – FISM – FONDAZIONE GESUITI EDUCAZIONE – MSC FIDAE- CISM e USMI ) ha inviato a numerosi parlamentari 7 proposte di EMENDAMENTI da presentare nella procedura di conversione del DL 34/2020 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali, connesse alla emergenza epidemiologica Covid-19”
Queste, in sintesi, le proposte:
- prevedere la detraibilità integrale delle rette corrisposte alle scuole paritarie di ogni ordine e grado, per il servizio scolastico erogato nel corso dell’anno 2020, con un tetto di spesa di 5.500,00 euro ad alunno;
- aumento del contributo per i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, da 65 milioni a 230 milioni di euro;
- come già previsto per le scuole statali, prevedere analoghe risorse anche per le misure di contenimento epidemiologico nelle scuole paritarie, che accolgono più del 10% della popolazione scolastica italiana, istituendo un fondo di 150 milioni, che il Ministero provvede ad assegnare alle scuole paritarie in proporzione al numero degli alunni iscritti nell’as 2019/2020;
- incrementare il fondo annuale già previsto per gli alunni con disabilità che frequentano le scuole paritarie, a partire dal 2020, di ulteriori 100 milioni di euro (per poter riconoscere circa 10.000 euro ad alunno con disabilità);
- permettere anche ai datori di lavoro del settore dei servizi educativi e scolastici di fruire di tutte e 9 le settimane aggiuntive previste dal DL 34/2020 entro il 31/8 pv., come da art. 68 e art. 70 che prevedono ulteriori 9 settimane di trattamento ordinario di integrazione salariale e assegno ordinario e di cassa integrazione in deroga (ammortizzatori sociali causa Covid – 19);
- riconoscere alle scuole paritarie che operano senza fini di lucro, l’esonero totale dal pagamento di qualsiasi tipologia di imposta e tributo locale relativi al periodo dello stato di emergenza;
- eliminare l’obbligo di emanare annualmente il decreto ministeriale, conferendogli carattere permanente (fino a modifica / sostituzione) e permettere l’avvio degli adempimenti di ripartizione e assegnazione delle risorse all’inizio di ogni esercizio. Prevedere inoltre la possibilità di compensare i contributi ministeriali con i debiti fiscali e contributivi e la possibilità di cedere gli stessi a terzi.