Premesso che in tutta Europa si sta dando priorità proprio alla scuola dell’infanzia e ai servizi educativi che la precedono, rispetto agli altri ordini e gradi di scuola, mentre in Italia l’attenzione è focalizzata soprattutto sul segmento della scuola secondaria superiore, ritengo che il punto di partenza su cui avviare la riflessione è il bambino in età 0 – 6 e il suo diritto a essere educato, per costruire ipotesi coerenti di riapertura: non è certo immaginabile che i servizi educativi e le scuole dell’infanzia siano considerate alla stregua delle vecchie sale di custodia … e che le logiche siano, di fatto, esclusivamente legate agli impegni lavorativi dei genitori.
È questa la posizione della FISM nazionale.
Leggi tutto: http://www.fism.net/editoriale-pib-254/