L’Ufficio Scolastico dell’Emilia-Romagna ha trasmesso il Messaggio – particolarmente profondo e intenso – che il Direttore Generale dell’U.S.R. ha inviato alle Istituzioni Scolastiche della Regione, in occasione dell’avvio dell’anno scolastico 2023-24.
La missiva si apre con una domanda: “ma qual è il senso di andare a scuola?“. Per rispondere, il Direttore non si richiama alle parole autorevoli di grandi personaggi attivi nel mondo dell’educazione, ma esamina le risposte degli studenti, in particolare quelli che hanno dovuto lottare per ricevere un istruzione.
Versari ricorda quei migranti, defunti poco prima di approdare sulle nostre coste, che avevano con sé oggetti, documenti, certificati del loro percorso scolastico o universitario e che sarebbero serviti, con buona probabilità, a proseguire gli studi. Una cosa è certa, sottolinea il Direttore Generale, “questi giovani dicono a noi, silenziosamente, cosa fosse per loro più importante tenere con sé al momento di abbandonare casa e affetti: le tracce dei propri “legami” con la scuola“. Infatti, citando una ragazza palestinese, “La mia scuola è quella a cui appartengo, è una seconda casa per noi studenti“.
Versari prosegue ricordando le vicende di Malala Yousafzai, nata nel 1997, ha vinto il Premio Nobel per la pace, nel 2014. Dopo aver studiato ed aperto un blog all’età di 13 anni, per questa ragione, nel 2012 ha subito un attentato alla vita. Colpita da distanza ravvicinata alla fronte, è
sopravvissuta ed ha continuato a testimoniare l’importanza della scuola. In occasione della consegna del Nobel, la ragazza ha affermato quanto segue: “l’Istruzione è una delle benedizioni della vita, ed una sua necessità… Avevamo sete di educazione: il nostro futuro era proprio lì, in quella classe”.
Dopo una serie di citazioni che sottolineano l’importanza dell’Istruzione, Versari chiude il Messaggio con delle parole di Malala: “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo“.