Fulvio Fulvi, Avvenire, 18 novembre 2020
Sui marciapiedi oppure seduti per terra ad ascoltare l’insegnante che fa lezione davanti ai cancelli dell’istituto scolastico chiusi per decreto. C’è chi teme lo stop a oltranza e alla didattica a distanza proprio non ci sta. E così la protesta dilaga in ogni parte d’Italia. E non mancano anche i gesti di solidarietà nei confronti di chi fa più fatica degli altri a studiare alle condizioni imposte dall’emergenza Covid.