A. D’Avenia, Corriere.it, 30 maggio 2019
Alessandro D’Avenia, come ha onorato la giornata?
«Seguendo le istruzioni dell’Infinito: l’infinito si trova dove sono le cose più “care”. Per lui il colle e la siepe, per me la scuola: quindi ore con i miei studenti, tra correzione di compiti, lavoro con i colleghi e versi danteschi. E poi mi hanno invitato a premiare tre bambini di quinta elementare che avevano partecipato al concorso di narrativa per le quinte della scuola. In ognuna di queste cose ho trovato un po’ del mio infinito quotidiano»…