Fonte: UNESU, Educazione.ChiesaCattolica.it
Antonella Galli, Avvenire, 06.03.22
“Anna (il nome è di fantasia, così come tutti quelli che seguono, n.d.r.) non riusciva proprio a controllare l’ansia che la prendeva ogni volta che doveva parlare davanti ai suoi coetanei. E così, per tenere a bada il senso di inadeguatezza, cercava rifugio fra biscotti e patatine, ingoiati senza alcun limite quando era sola in casa”.