M. Calvi, Avvenire, 21 marzo 2019
«Durante la guerra gli italiani stavano peggio di adesso, eppure mettevano al mondo molti più bambini». Questa affermazione è usata spesso per spiegare che il numero di figli in una famiglia è dovuto più a ragioni culturali che materiali. E in gran parte questo è vero. Però siamo agli ultimi posti in Europa nei sostegni, in coda anche per numero di nascite. Serve una svolta culturale ed economica a partire dalla riforma degli assegni