Giuseppe Marcenaro, ilFoglio.it, 20.12.21
“Giugno 1924. Nel mercato di Capri, a una bancarella che vendeva mandorle, Walter Benjamin conobbe la persona destinata a cambiargli la vita. Si chiamava Asja Lacis, una cittadina lettone che dopo aver studiato a Mosca e a San Pietroburgo aveva fondato un teatro per bambini proletari a Orjol, nella Russia centrale, e messo in scena alcune opere al teatro dei lavoratori di Riga. All’indomani della Rivoluzione aveva vissuto l’Ottobre teatrale di Vsevolod Meyerhold e Vladimir Majakovskij. Asja Lacis, regista, militante comunista era inoltre nota per aver svolto un ruolo di mediatrice tra le avanguardie russe e il teatro politico della Repubblica di Weimar.
Nel 1922, a Berlino, era entrata in contatto con la cerchia di Brecht e si era legata sentimentalmente con il direttore e critico teatrale Bernhard Reich. Nell’autunno del 1923 Asja Lacis e Reich avevano seguito Brecht a Monaco, dove lei si era impegnata come assistente alla direzione per la messa in scena alla Kammerspiele della Vita di Edoardo II d’Inghilterra. A Pasqua del 1924, dopo la prima dell’opera, lei e Reich portarono a Capri la loro figlioletta, Daga, perché si rimettesse da un’infezione polmonare. Reich lasciò presto l’isola per andare a Parigi ove aveva impegni di lavoro. Nelle memorie scritte molti anni dopo, Asja Lacis evocò il suo primo incontro con Benjamin avvenuto proprio a Capri. “Andavo sovente con Daga a far spese in piazza”.