Alessandro d’Avenia, Ultimo banco, Corriere.it, 11.10.21
“Entro a scuola e mi viene chiesta, ogni giorno, la tessera verde. Entro in classe: tutti indossiamo la mascherina per 5-6 ore. Ci sottomettiamo religiosamente al protocollo dettato dalle certezze scientifiche sulla propagazione di un virus. Vorrei allora che con lo stesso rigore seguissimo quelle relative a come il cervello apprende, perché è assurdo che facciamo, da troppo tempo, il contrario di ciò che serve. Le conseguenze sono evidenti sugli studenti, affetti da quella che è stata definita «obesità informazionale», manifesta nei suoi sintomi: disattenzione, disinteresse, paura, noia, fuga, abbandono… Daniela Lucangeli, luminare nel campo dell’apprendimento (il suo A mente accesa è la riforma della scuola), già nel 2016 lavorava in una commissione ministeriale sul benessere a scuola degli alunni tra 14 e 16 anni: il 73% diceva di star male, il 23% così così”.