D. Oddifreddi, Il Foglio, 15 febbraio 2021
Conosciamo a memoria i nodi i che rendono
poco competitivo il nostro paese.
Problemi strutturali, non generati, ma
aggravati dalle due gravi crisi del 2008 e
della pandemia. Tra questi quelli legati
al sistema educativo e alla transizione al
lavoro sono tra i più rilevanti, il tasso di
occupazione, soprattutto quello femminile,
è tra i più bassi dell’Ocse, la disoccupazione
giovanile è ai massimi, i talenti migliori
cercano fortuna all’estero, la natalità
è ai minimi storici, i posti di lavoro che
andranno persi nel prossimo futuro sono
stimati in circa un milione, la produttività
non cresce da decenni e le diseguaglianze
e la povertà crescono….