Alessandro D’Avenia, Corriere della Sera, 19 aprile 2021
La diversità delle lingue nasce nel momento in cui, invece di «dare i nomi», l’uomo decide di «farsi un nome», cioè di crearsi e creare da solo, conquistare le cose invece di custodirle. «Farsi un nome» vuol dire dominare, «dare un nome» custodire. Gli uomini di Babele non vogliono più «dare nomi» (ampliare il mondo e prendersene cura), ma «farsi un nome» (dominare e usare il mondo per autoaffermarsi).