Fonte: Avsi.org
Gianpaolo Silvestri, Avvenire, 22.12.21
“Daniel è solo un ragazzino quando arriva circa dieci anni fa alla Welcoming House di Kampala, una struttura che accoglie orfani di guerra e bambini abbandonati. Scappato dal Nord Uganda, sopravvissuto a un attacco, ha negli occhi il massacro della madre, uccisa davanti a lui. Quando viene accolto, Rose Busingye, la responsabile del centro, lo sente promettere a se stesso: «Voglio andare a scuola per diventare un capo e uccidere tutti quelli che hanno fatto del male ai miei genitori»”.