E. Bruno, Scuola24, 24 novembre 2020
In attesa di capire quanti alunni potranno tornare in classe e quando, dall’Invalsi arriva un aiuto concreto a quantificare il terreno perso dai ragazzi con il susseguirsi dei lockdown totali e parziali. Sotto forma di prove “diagnostiche” che i docenti possono somministrare – «a titolo volontario», chiarisce l’ex direttore generale dell’Istituto di valutazione, Paolo Mazzoli – ai loro allievi per individuare eventuali deficit in italiano, matematica e inglese. E organizzare così delle attività di recupero individuali o di gruppo.