INVALSIOpen, 12.11.21
“Secondo l’OCSE, “durante la pandemia, senza la presenza fisica di insegnanti e altri studenti, è stato difficile mantenere alta l’attenzione degli studenti e incoraggiare la motivazione, soprattutto per i più giovani”.
Se la Scuola non è in grado di stimolare nei ragazzi l’interesse di cui hanno bisogno, si rischia di lasciare il campo alla frustrazione, allo stress legato al dover corrispondere ad aspettative percepite come troppo alte rispetto alle proprie capacità, al disinteresse per ciò che appare come difficilmente raggiungibile o poco attraente e, in ultima istanza, all’abbandono.
La motivazione durante la DaD
Durante la pandemia da Covid-19, l’interruzione dell’insegnamento in presenza nelle scuole ha costretto 1,6 miliardi di studenti a frequentare in didattica a distanza.
Secondo uno studio portato avanti dal Centro di ricerca DRC – Disability Research Centre dell’UNINT – Università degli Studi Internazionali di Roma, la motivazione allo studio in questo periodo è diminuita nel 42,7% dei casi, è rimasta costante nel 37,4% ed è aumentata nel 20%”.