Marco Ricucci, Corriere.it, 02.01.23
“Ma siamo sicuri che, come ha suggerito qualche tempo fa Luciana Litizzetto, per non essere «impallinato» da studenti annoiati a lezione, come è capitato alla professoressa di Rovigo, un professore debba essere «empatico» e non piuttosto un «motivatore»? Molti esperti di didattica e pedagogia sottolineano come la scuola del futuro si debba basare non solo sullo sviluppo delle competenze, ma anche sul consolidamento di soft skills”.