Laura Martellini, Corriere.it, 12.01.22
“«Quattordici anni fa, quando si presentò il problema, la discalculia era un problema ancora poco conosciuto. Mio figlio veniva considerato a scuola uno scansafatiche. I compagni di classe, a partire dalle elementari, fino alle superiori, si domandavano come mai lui potesse fare uso della calcolatrice, mentre a loro non era permesso. Dobbiamo a insegnanti illuminate l’aver fatto capire ai coetanei in cosa consiste il disturbo»: sono le parole di Antonella D. G., una mamma veneta dalla storia che sembra fiaba”.