Carla Urbinati, ilSussidiario.net, 28.02.23
“Ma perché?”. È questo l’interrogativo di solito associato agli atti più cruenti e feroci capaci di scuotere l’opinione pubblica, che, seduta in poltrona o a tavola, riacquista la propria stabilità, subito dopo la pubblicità, lasciando sistematicamente irrisolta la questione”.