Paolo D’Achille, AccademiadellaCrusca.it, 13.09.21
“Priorità”. Da quando è scoppiata la pandemia legata al Coronavirus (da un anno e mezzo, all’incirca) sentiamo ripetere quasi ossessivamente questa parola dagli esponenti della politica – ministri dei governi che si sono succeduti alla guida del Paese, parlamentari della maggioranza e dell’opposizione, sindaci e presidenti di regioni, ecc. – a proposito della scuola. Considerata giustamente essenziale per la formazione dei giovanissimi a cui è affidato il nostro futuro, la scuola (parliamo della primaria e della secondaria, lasciando per il momento da parte l’università) è stata (e viene tuttora) indicata come una delle priorità se non addirittura come la priorità. O meglio, la priorità sarebbe il ritorno alla normalità dell’insegnamento in presenza, che la politica si è da tempo impegnata a garantire quanto prima.