Alessandro D’Avenia, Corriere.it, 27 maggio 2019
La vita del singolo e dei popoli non viene da fuori, ma dalla liberazione delle energie interiori, oggi imprigionate da paura, individualismo e nichilismo. Il letto da rifare è ritrovare l’armonia tra lavoro delle mani e lavoro di Dio: senza un senso trascendente e immanente, terrestre e celeste, della vita, il mondo diventa il teatro del caso e quindi della legge del più forte. La mano, se guidata solo da pulsioni immediate ed egoistiche, si chiude e volge contro la terra e gli altri, incapace di fare il mondo e le relazioni…