Gianni Vacchelli, Avvenire.it, 11.03.23
“Il genio folgorante, densissimo, non finito e insieme integro di Walter Benjamin non solo continua ad affascinare, ma diventa sempre più, per usare una sua potente intuizione, «un futuro del passato », un «ricordare il futuro», dove l’attualità di ciò che è stato, proprio perché non ancora giunta a compimento e non onorata dalla storia, ci attende, viva più che mai”.