A. Gavosto, Scuola24, 14 giugno 2019
Si tratta dell’ennesima sanatoria? Sì, con conseguenze gravi da almeno tre punti di vista. In primo luogo, si viola il principio – ribadito con enfasi pochi mesi fa dallo stesso ministro – che alla scuola, come a ogni pubblica amministrazione, si accede con un concorso uguale per tutti. Secondo l’intesa, invece, i precari privi di abilitazione all’insegnamento che negli ultimi anni hanno lavorato almeno 36 mesi avranno due strade agevolate per entrare presto in ruolo. Attraverso un concorso straordinario, abilitante e riservato soltanto a loro, che ne porterà in cattedra circa 24mila. Oppure addirittura senza concorso, al termine di un corso di abilitazione straordinario (Pas) svolto nelle università…