Redazione Scuola24, 22 aprile 2021
Questi test, spiega Fontana, sono «meno invasivi e più semplici da utilizzare e hanno la stessa validità del tampone nasofaringeo molecolare». Pertanto «ci consentiranno di attuare un monitoraggio ancora più accurato della diffusione del virus, senza la necessità di impiegare personale sanitario, che potrà dedicarsi alla campagna vaccinale e alla cura dei pazienti ricoverati e non negli ospedali».
Le notizie del Quotidiano della scuola e dell’università