Alessandro D’Avenia, Ultimo Banco, Corriere.it, 07.03.22
“«Ho appena subito l’ennesimo ricovero: il sesto in un anno e mezzo. Mi sento morire perché non riesco a dare un nome al dolore che provo. Ho tentato di farla finita perché mi odio. Odio il mio corpo che ha recuperato peso; odio me stessa perché mi sento inadatta alla vita. È forse sbagliato liberarsi del dolore di non essere all’altezza?».”