il Giorno.it, 19 giugno 2020
La tragedia della pandemia l’ha toccata da vicino, e non una ma ben tre volte. Il virus gli ha infatti portato via, in una manciata di giorni, il nonno, una zia e uno zio. Un lutto dietro l’altro in una vita, giovanissima, già stravolta dalla clausura imposta dal lockdown; uno tsunami affettivo affrontato senza il conforto degli amici, dei compagni di scuola o dei familiari, se non quelli più prossimi. Eppure Paola Banfi, milanese, classe terza media, in un breve racconto pubblicato sul sito della sua scuola, la Fondazione Grossman di Milano, parlando al virus in prima persona si sente persino di ringrazialo…
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