G. De Rita, Corriere della Sera, 19 gennaio 2021
Ho sempre sostenuto, in tanti anni di mestiere, che lo sviluppo di un Paese complesso come l’Italia non lo fanno i piani, le politiche economiche, le paccate di soldi, ma lo fa il suo popolo, con i suoi singoli abitanti e le diverse realtà comunitarie.
Questa convinzione si trova oggi, nella nebbia di cosa sarà l’anno che entra, di fronte ad un complesso interrogativo: in quale stato di salute (di vitalità o debolezza psichica collettiva) si trovano oggi i vari soggetti della nostra società? Cosa siamo? Dove siamo?