Alessandro D’Avenia, Corriere della Sera, 23 novembre 2020
Non ero pronto», così mi ha detto un amico, che è come un fratello e che ha perso il padre qualche giorno fa. E chi può essere pronto, amico mio? Si rimane sospesi nel vuoto, come funamboli, per questo li ho studiati con attenzione. Il loro segreto è concentrarsi solo su un passo, il prossimo, tutto il corpo sull’avampiede e la corda come fosse il pavimento…