Daniela Notarbartolo, ilSussidiario.net, 30.11.21
“La petizione firmata da un gran numero di studenti che chiede di svolgere l’esame finale di Stato senza prova scritta mi ha riempito di tristezza: non so se solo io colgo in quella petizione un grido di dolore inascoltato. Ecco il testo, per chi non lo conoscesse: “Noi studenti maturandi chiediamo l’eliminazione delle prove scritte all’esame di maturità 2022, poiché troviamo ingiusto e infruttuoso andare a sostenere un esame scritto in quanto pleonastico, i professori curricolari nei cinque anni trascorsi, hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità. L’ulteriore stress di un’esame scritto remerebbe contro un fruttuoso orale indispensabile come primo passo verso l’età adulta”.
A parte l’ingenuità di rendere pubblico un testo che non aveva avuto una revisione da parte di qualcuno che conoscesse l’ortografia e l’uso della punteggiatura (per farsi dire facilmente che la prova scritta è invece necessarissima), mi colpisce l’affermazione che i professori curricolari nei cinque anni trascorsi, (sic!) hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità”.