M. Corradi, Avvenire, 06 settembre 2020
Domani, sette settembre, già alcune scuole riaprono. Istituti superiori a Milano e nell’hinterland: come presi da un’urgenza, da un’ansia. Quasi percependo che la scuola, di un Paese, è vena portante, e che questa lunga chiusura è come un ictus che va sciolto, al più presto, comunque. Migliaia di cattedre vacanti, aule che mancano, incertezze di ogni tipo, è vero. Ma occorre che si torni. Che la vita torni a scorrere, nelle scuole.
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