A. Rosina, Vita e Pensiero, 11 settembre 2019
Non aspettare, vivi. È l’invito che dovremmo rivolgere, scrive Alessandro Rosina, alle nuove generazioni, la cui felicità aumenta se studiano, lavorano e fanno volontariato come dimostra l’estate solidale dei giovani. I più tristi sono i NEET, che hanno rinunciato a essere parte attiva. I giovani chiedono a chi guida il paese di impegnarsi maggiormente a migliorare le condizioni dei cittadini e del contesto sociale e ambientale in cui vivono. Ma è crescente la convinzione che serva anche una spinta dal basso, che nessun vero miglioramento sia possibile senza un protagonismo attivo dei cittadini e in particolare dei giovani stessi.