C. Gioielli, Tempi.it, 05 dicembre 2019
Il ministro che crede nel kiwi e nella lattuga, nella rimozione del crocifisso, in Vandana Shiva, in un approccio alla storia che superi «la superficialità del libro di testo» raccontando le imperfezioni dei grandi del passato, «l’ulcera di Napoleone, per esempio», nella piantumazione degli alberi, «due in ogni scuola d’Italia!», nell’ecobigiata, nello studio di materie tradizionali come «geografia, matematica e fisica in una nuova prospettiva legata allo sviluppo sostenibile», nell’introduzione di 33 ore di ambientalismo a scuola; insomma, il ministro dell’Istruzione verde, etica e dietetica spiega i dati Ocse accusando: «Paghiamo il disinteresse per la scuola che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni: mancanza di strutture, dispersione scolastica, docenti demotivati»…
Fonte: www.tempi.it/la-scuola-italiana-ha-un-problema-che-si-chiama-ministro-dellistruzione/