Claudio Tucci, Scuola24, 09 giugno 2021
La scuola non ha fatto in tempo a chiudere, che già si guarda alla ripresa di settembre. Che presenta subito due problemi, non di poco conto, da affrontare. E, nelle prossime settimane, una serie di nodi da sciogliere, anche in base all’evoluzione della pandemia. Il primo “alert” riguarda le cattedre vuote (112mila solo in organico stabile) e il maxi-piano di assunzioni/stabilizzazioni di circa 70mila posti contenuto nel decreto Sostegni bis, che non è ancora partito, e che, anzi, sindacati, oggi in piazza, e una fetta consistente della maggioranza sono pronti a far cambiare in Parlamento. Se non si correrà in fretta (e in attesa di capire quanto ampia diventerà la sanatoria dei precari per ora contenuta a meno di 20mila cattedre) a settembre si rischia di ripetere il boom di supplenze dello scorso anno, con circa 200mila cattedre da assegnare con contratti a tempo, più o meno lunghi.