E. Di Pasqua, Corriere della Sera, 30 settembre 2019
I ragazzi che studiano in queste aule soffrono la pressione sociale, da parte dei genitori, degli insegnanti e degli allenatori. E molti di loro crollano sotto il peso di aspettative eccessive. Tanto da essere considerati a rischio come i figli di carcerati o di tossicodipendenti, i ragazzi provenienti da famiglie a basso reddito, traumatizzati e discriminati. A rischio tanto quanto di prendere la strada sbagliata, anche se la vita a questi ragazzi fortunati sembrava promettere il meglio…