Marco Ricucci, Corriere.it, 04.10.21
“«Fatta l’Italia, bisogna fare l’italiano»: così si potrebbe parafrasare una famosa sentenza attribuita a Massimo d’Azeglio, all’indomani della tanto attesa unificazione del nostro Paese. Infatti, una volta formato il Regno d’Italia, come è noto, si pose il problema della necessità di una lingua nazionale, che potesse completare il senso e l’esistenza di uno Stato unitario.
La risposta storico-letteraria alla necessità «politica» fu fornita da Alessandro Manzoni, che riprese il fiorentino parlato dai colti a lui contemporanei, filtrato dalla gloriosa tradizione della letteratura italiana, con il «reuccio» Dante Alighieri”.