Antonio Averaimo, Avvenire.it, 20.11.21
“«Altrove, per commemorare i 700 anni dalla morte di Dante, si sono fatti convegni. Noi invece abbiamo deciso di renderlo attuale». Giuseppe Perna, presidente dell’associazione Annalisa Durante, dedicata all’adolescente ammazzata nel corso di un agguato di camorra nel quartiere napoletano di Forcella, descrive così il progetto messo a punto la scorsa primavera dalla sua associazione.
Gli alunni dell’istituto Adelaide Ristori hanno non solo riletto, ma riscritto il primo canto dell’Inferno della Divina Commedia. E hanno sostituito la selva oscura con i vicoli del loro quartiere.
A guidare il poeta fiorentino nelle strade di Forcella hanno immaginato che fosse proprio Annalisa, alla quale hanno affidato il doppio ruolo di Virgilio-Beatrice. Dante si smarrisce nei vicoli oscuri del quartiere, divenendo preda delle belve, che qui sono allegoria dei pericoli che corre chi si avvicina al sistema camorristico.
Annalisa lo condurrà sulla strada del bene, guidandolo fra le bellezze storiche del quartiere, culminanti nel bivio a “Y” nel quale si dirama il decumano inferiore – simbolo pitagorico del discernimento tra la virtù e il vizio, tra il bene e il male –, da cui Forcella prende il nome”.