Massimo Onofri, Avvenire.it, 06.03.22
“Luigi Pirandello, che poi avrebbe vinto il Nobel come lei, la irrise in un romanzo, Suo marito (1911), mettendo in caricatura una personalità ritenuta mascolina e un marito valletto: un marchio che avrebbe dovuto comportare, allora, una damnatio memoriae, ma che oggi potrebbe valere persino come una medaglia conquistata sulla strada per l’emancipazione della donna”.