Rassegna stampa

Letture. Così l’apnea da Covid ha affossato un’Italia fragile

― 17 Novembre 2021

Intervista a Salvatore Abbruzzese, ilSusidiario.net, 15.11.21

“In un paese che in troppi campi pecca di memoria corta, l’arrivo del Covid è sembrato un evento senza precedenti. Che il virus sia riuscito a coglierci di sorpresa e a mettere in ginocchio l’Italia (e non solo), è un fatto evidente agli occhi di tutti, ma questa pandemia non è stata la prima a infierire sull’Italia del secondo dopoguerra. Nel 1957 l’Asiatica e nel 1969 l’Influenza di Hong Kong hanno provocato complessivamente circa 50mila decessi, eppure non sembrano aver lasciato grandi cicatrici nella nostra storia.

Perché, allora, la società italiana di oggi ha reagito in modo così diverso? Perché la gran parte dell’opinione pubblica ha accettato, quasi supinamente, lockdown e gravi e prolungate restrizioni alle libertà personali? Che segni lascerà sul tessuto istituzionale, economico, sociale e personale il passaggio della pandemia? Dopo il Covid, quando non tutto sarà più come prima, sarà possibile ricostruire un paese meno fragile? Riusciremo a uscire da questa apnea collettiva? Sono tutte domande a cui Salvatore Abbruzzese, ordinario di Sociologia dei processi culturali e Sociologia della religione nel Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Trento, ha cercato di dare risposta nel suo recentissimo libro Società in cerca di respiro. L’Italia e le pandemie (Morcelliana Scholé, 2021)”.

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