Giorgio Paolucci, ilSussidiario.net, 05.02.22
“Se nasci e cresci in un posto dove il valore di una persona si misura sui giubbotti firmati, sulle donne e le automobili, sulla capacità di fare un furto o una rapina, la tua strada sembra segnata. Come sembrava segnata quella di Daniel Zaccaro, bullo di Quarto Oggiaro, periferia milanese, quartiere difficile, abitato da mille pulsioni, vite esagerate, rabbia, voglia di apparire, musica rap che grida ribellione e accusa una società che di quel posto vede solo il negativo”.