Caterina Giojelli, Tempi.it, 01.12.21
“«È qui Egli, adesso!». Dove? A tavola, in braccio alla sua mamma in un quadro di Carl Larsson dove nonna e servette ti fissano con occhi gioiosi: un bambino è nato per noi, «è qui Egli, adesso», dicono gli sguardi a te rivolti in un salone addobbato a Natale e in cui ritrovi quelli di amici e parenti quando in una casa nasce un bambino e corri a “trovarlo”; ed ecco, aperte le porte, gli sguardi di amici e familiari brillare di un «ti stavamo aspettando, guarda». È qui, adesso: e tu ti farai largo tra tutte quelle persone, il nonno appisolato sulla sedia, il ragazzino incantato dalle luci dell’albero coi dolcetti in mano e raggiungerai il centro della tavola. Hai visto il suo viso far capolino tra il via vai di ospiti vestiti a festa, e lui ha visto te: cerca il tuo sguardo come cercò quello di un agnellino grigio e ricciuto nella grotta splendente chiamandolo a sé, «fratellino mio», nella fiaba di Hedwige Louis-Chevrillon, come guardò il colombo che lo ninnò col suo tubare nella poesia di Pamela Lyndon Travers”.