Paolo Conti, Corriere.it, 18.01.22
“«Come ho fatto a ricordare se non avevo nemmeno quattro anni quando, nel dicembre 1943, arrivai con mia madre alla stazione di Auschwitz-Birkenau, in mezzo alla neve e al ghiaccio? La paura, il terrore, tutte le emozioni furono profondissime, impossibile dimenticarle, sono vive ancora oggi, impresse nella mia vita. E poi c’è questo numero sul braccio sinistro, il 70072, che mi impedirà per sempre di dimenticare»”.