Rassegna stampa

Liceo sportivo, così le scienze motorie cambiano la “testa”

― 13 Settembre 2021

Maria Grazia Fornaroli, ilSussidiario.net, 12.09.2021

“Lo straordinario e inaspettato successo dell’Italia alle Olimpiadi ha fatto sì che i media dedicassero allo sport molta più attenzione di quanto normalmente riservata.

Si guardava agli sport di squadra più noti, volley e basket, e invece la gloria è venuta soprattutto dall’atletica: dall’eroismo di alcuni straordinari atleti e dalla sapiente regia del ct Antonio La Torre, che ha avuto due meriti in particolare: la capacità di coordinare con autorevolezza le decine di allenatori e di società che costituiscono la costellazione “atletica” e l’altrettanto straordinaria abilità di integrare competenze di natura tecnica con conoscenze teoriche del mondo accademico.

Un congegno perfetto di esperienza, di pratica sportiva e di studio teorico, un’occasione per vedere in atto le life skills di cui tanto si parla, ma che, ai più, rimangono ignote.

Quello che abbiamo visto accadere a Tokyo accade talora anche nelle nostre scuole, in particolare nei licei sportivi. È forse giunto il momento, e l’occasione è propizia, per riflettere in maniera sistematica su sport e scuola.

Per troppo tempo le scienze motorie hanno avuto un ruolo davvero subalterno nel curriculum scolastico. Qualcuno ha recentemente sottolineato come la parola sport non compaia nella nostra Costituzione e tutti più o meno abbiamo visto relegata l’attività motoria, quando va bene, alle 2 ore settimanali di lezione.

L’emergenza educativa, l’enorme bisogno di “staccare” dai vari devices, la paralisi del lockdown, esigono in questa fase di ripensamento una riflessione ad ampio raggio sul tema.

Non può questo articolo sviluppare in maniera ampia la relazione fra scuola e sport. Però si può portare all’attenzione quanto poco si sia destinato alla riflessione sistematica.

Forse per un desiderio di rimozione di quanto il fascismo aveva investito sul tema, forse nei decenni successivi per la subalternità degli istituti superiori di educazione fisica rispetto ad altre lauree, fatto è che il ruolo dei docenti di scienze motorie nella scuola primaria non è stato nemmeno previsto e nella scuola superiore è stato relegato a ruoli comprimari; ora forse lo scenario può cambiare”

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